Il lemma da cui ho preso la parola indica come significato primario "gioco" e come secondario "il complesso degli uccelli da richiamo". Nell'etimologia viene citato soltanto iocus e non iugum. Inoltre sia il Cherubini, sia il Peri registravano due lemmi diversi.abc_conlang_123 wrote:L'esempio şög - şügà mi ha appena confermato come sospettavo che ö atona diventa ü. Per caso şög ha come il bolognese żôg un omofono che significa gioGo da buoi ?
Il Cherubini nella pagina successiva metteva anche la forma sonora zov sempre per giógo.
Conoscevo quell'eccellente sito.Per quanto riguarda l'ortografia, puoi trovare tutto sul completissimo sito officiale del dialetto bolognese, cerca su internet "dialatt bulgnais", è un sito all'apparenza vecchio ma costantemente aggiornato.
Il sito mostra solo l'ortografia con i fonemi del bolognese, non con i fonemi appartenenti ad altri dialetti.
Il problema per me è che appunto non dice come rappresentar le nostre vocali arrotondate.
Questo però non l'avevo notato nelle mie visite precedenti! Fichissimo! Mi son subito arraffato le versioni mantovane e lucchesi!Infine, nella prima pagina c'è il simbolo di un sole e una nuvola o qualcosa di simile con la scritta "Il vento e il sole" : clicca e troverai la traduzione con tanto di sonoro di una favola in moltissimi dialetti settentrionali e centrali. È interessantissimo comprare le varie versioni ed il bello è che applica l'ortografia citata a tutti i dialetti con i vari simboli specifici ( è divertente per esempio leggere le versioni in toscano con il raddoppiamento sintattico e la gorgia rappresentati graficamente ).
Scusa ma qua non ho capito.abc_conlang_123 wrote:Ah, e ho appena notato che in sandœć quella a derivante da una precedente i / e è chiarissimo segnale di influenza mantovana e, soprattutto ferrarese. Nei dialetti emiliani più vicini alla zona che hai descritto non c'è.
In ferrarese per esempio lenzuolo si dice lanzol.
Il mio dialetto è considerato, da me e dai piú, una forma di mantovano.